Diaframma – Tempi – ISO

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    Disse un saggio: Gli amici sono come l'ombrello.... quando ti serve non lo ai mai.

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    Per scattare una fotografia facciamo passare la luce attraverso le parti meccaniche della nostra macchina fotografica e viene salvata dal sensore nella memoria. Questo processo è composto da 3 fattori: Apertura Diaframma – Tempi di Scatto – Sensibilità ISO.
    Analizziamo in modo semplice questi fattori.

    Apertura del diaframma
    ProfonditaCampo



    Meccanicamente è un insieme di lamelle che si muovono a ventaglio aumentando o diminuendo il passaggio della luce. Il movimento di apertura o chiusura del diaframma viene effettuato attraverso una ghiera posta sull'obiettivo o nelle impostazioni della macchina fotografica. I valori sono espressi in f/ e un valore numerico. Alcuni esempi sono i vasori f/1.8 – f/2.0 – f/4.0 – f/8.0 – f/16 e così via. La quantità di luce che passa da un diaframma aperto ( esempio f/1.8) rispetto a uno chiuso (esempio f/16) ovviamente inciderà sull'esposizione della
    foto. Inoltre questo meccanismo varia la profondità di campo messo a fuoco. Mi spiego meglio: apertura f/1.4 ha una profondità di messa a fuoco molto ristretta a contrario apertura f/22 avrà praticamente a fuoco dal primo piano allo sfondo.

    Tempi di scatto
    fiume



    Questo valore è più semplice da comprendere infatti indica quanto tempo rimane aperto la tendina dell’otturatore. Praticamente sono delle lamelle che si aprono e si richiudono dopo il tempo impostato. Per esempio per bloccare il movimento useremo tempi di 1/500s che indica un tempo di un cinquecentesimo di secondo. Mentre per creare l’effetto seta di un fiume è indicato un tempo di 2 secondi (2”).

    Sensibilità ISO
    Sgranata-320x450



    Sgranata questo valore da impostare sulla macchina fotografica imposta quanto deve essere sensibile alla luce il nostro sensore. I valori possono essere 100-200-400-800-1600- ecc.. Maggiore è la sensibilità minore sarà la quantità di luce necessaria per esporre correttamente un’immagine. In ambienti poco illuminati come chiese, foto notturne, grotte ecc verrebbe da impostare la sensibilità massima ma questo ha un prezzo. Infatti superata una soglia che varia in base alla macchina fotografica si creeranno sulla foto dei fixel di disturbo che sgranano la foto (in gergo viene chiamato disturbo). Ovviamente bisogna trovare un compromesso fra i 3 valori presi in esame per avere una esposizione accettabile. Naturalmente scattare di notte a un passante (non illuminato) con un ISO 200 tempo 2” e pretendere di bloccare il piede sollevato da terra è pressoché impossibile.

    guida realizzata da: Fabio Petrolo
     
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0 replies since 5/7/2017, 23:44   18 views
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